
Senza parole
Cronache e idee dall'autunno della politica![]() Senza parole è il risultato di un lavoro collettivo che è iniziato più di tre anni fa. Un atto d’amore verso la politica. Uno spazio pubblico per mettere alla prova categorie e parole, far dialogare persone e mondi diversi, riprendersi il piacere del libero conversare, attingere e trasmettere saperi senza presidiarne la conoscenza, elaborare il passato affinché non tutto debba sempre ripartire da zero. Prefazione di Simone Casalini GLI AUTORI Senza parole non è soltanto la raccolta dei materiali contenuti in un sito internet. È il risultato di un lavoro collettivo che è iniziato più di tre anni fa. È un cantiere politico che prova a ridare senso all’impegno per la propria comunità. È un originale esperimento di fotografia sociale e partecipativa. Ogni quindici giorni abbiamo consegnato la macchina fotografica a un diverso direttore, condividendo solo poche regole stilistiche e redazionali. Poi ognuno ha scelto il suo soggetto, rivolgendo l’obiettivo verso il contesto che lo circondava, con una particolare attenzione a ciò che spesso vediamo ma che raramente osserviamo. Ha deciso la composizione dell’immagine da mettere a fuoco e la luce migliore per lo scatto. Ha regolato profondità di campo ed esposizione. Sviluppata la pellicola, ha mostrato la propria fotografia chiedendo a chiunque volesse di commentarla, di offrire un diverso punto di vista. Mettendosi in gioco, accettando le critiche, rispondendo alle domande e articolando ragionamenti che arricchissero il quadro inizialmente proposto. I diversi direttori erano fotografi «professionisti» o «alle prime armi», senza distinzioni — di notorietà e di curriculum politico. È stato offerto a tutti lo stesso spazio e la stessa visibilità. Ne esce un oggetto curioso, ricco e variegato proprio perché frutto dell’intersezione di quasi cinquanta ritratti e di altrettante sensibilità.
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