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Ho ricevuto questo messaggio:
“In questo libro si parla di una scuola all’interno di un ospedale in cui i pazienti/studenti sono bambini o adolescenti.
La protagonista è una signora che insegna da anni in quel contesto molto particolare, dove alla difficoltà insita nell’insegnamento si aggiunge una difficoltà di gran lunga più importante dovuta alla patologia che colpisce quelle giovani vite. In quel contesto i ragazzi non hanno bisogno di voti, di giudizi, ma di sorrisi, di carezze, di un clima disteso e sereno che, nel limite del possibile, smorzi l’ansia, la tristezza, il sentirsi vulnerabili, in vista di un futuro tutto da scoprire.
In un ambiente così difficile l’insegnante non è più solo tale, ma diventa amica e un po’ mamma. Per un’insegnante diventa difficile lasciarsi coinvolgere fino ad un certo punto. Ma qual è il limite tra il troppo e il troppo poco? Il cuore può dare un grande aiuto, ma bisogna stare attenti, il cuore deve essere guidato dall’esperienza acquisita in anni di attento lavoro. Ed è qui che scatta il bisogno da parte della protagonista, il bisogno di mettere su carta le sue esperienze, il suo bagaglio di conoscenza. Il racconto diventa una testimonianza in prima persona, un testamento, una scuola di vita vissuta, una raccolta di consigli gratuiti.
Non mi ricordo più chi scrisse: il più grande spreco di risorse che affligge la nostra società è quello di non ascoltare gli insegnamenti delle persone sagge che ci hanno preceduto.
Quindi è importante che chi sa metta a disposizione il suo sapere. Resta ai giovani declinare tre verbi fondamentali:
- ASCOLTARE
– DISCERNERE
- RIMBOCCARSI LE MANICHE E FARE
Solo così la società migliora: partire da insegnamenti qualificati e, con grande umiltà, metterci del nostro. Alessandro”
Letto ieri sera al mio bimbo di 5 anni. Continuava a farmi domande mentre leggevo ed era incuriosito tanto dalle avventure dei cagnolini nella casetta. Libro semplice, scorrevole che racconta la vita vista con gli occhi di un cane. Ad alcuni aspetti non avevo mai pensato, anche se ho sempre avuto cani in famiglia. Per cui testo consigliato per grandi e piccini. Complimenti all’autrice! Viva Milù e la sua famiglia, che possano essere di esempio a chiunque voglia adottare un cucciolo non umano!
“Milù e le sue paure” è un testo/istruzioni per l’uso fondamentale per quei genitori che, in maniera intelligente e concreta, vogliono spiegare il come e il perché delle paure ai propri bambini, attraverso un percorso pratico per affrontarle e viverle con la figura dell’adulto al proprio fianco.
La metafora del cane come figura infantile è assolutamente pertinente e interessante con al fianco il proprietario/genitore/adulto che si pone come guida e porto sicuro dove fare ritorno quando qualcosa di strano spaventa. Il riferimento al concetto di “zona di sviluppo prossimale” di Vygotskijana memoria è presente nelle varie situazioni vissute da Milù, ed il vissuto emozionale viene affrontato con un linguaggio semplice e diretto che rende piacevole e leggero il confronto con temi non sempre facili da analizzare. Assolutamente utile e interessante anche per tutti gli operatori del settore.
Venerdì prossimo 8 gennaio si terrà in diretta streaming la presentazione del saggio “RaccontAbili”.
L’evento si potrà seguire dalle ore 20:00 sui seguenti canali Facebook e Youtube:
https://www.facebook.com/ZoeRondiniAutrice
https://www.facebook.com/festivalfuoriposto
https://www.youtube.com/watch?v=drRQ9UEzOW4&feature=youtu.be
Locandina dell’evento: https://www.ericksonlive.it?getfile=4549
circa 3 giorni fa