 VII secolo a.C. Un giovane nobile cresce in una realtà fatta di intrighi, superstizione e violenza. Riuscirà a conquistare il potere e a coronare il suo sogno, ma a quale prezzo? Nel libro viene tratteggiata una figura umana complessa e contraddittoria quale fu quella del re assiro Assurbanipal, in cui convivono brama di potere e l’ambizione di creare la più grande biblioteca dell’antichità. Anche questo volume, come il precedente Nabucodonosor II, riesce a combinare la fedele ricostruzione storica con un racconto avvincente che saprà appassionare i bambini della scuola primaria e non solo.
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Tematica: Lettura e comprensione del testo Formato: Pagine: 120 | Rivolto a: Genitori, insegnanti, educatori Contenuti:
Indice
Capitolo 1
L’importanza della lettura
Capitolo 2
Intrighi a corte
Capitolo 3
La congiura
Capitolo 4
Una maledizione in famiglia
Capitolo 5
La promessa per un regno
Capitolo 6
Lunga vita al principe!
Capitolo 7
Le spie
Capitolo 8
La malattia di Esarhaddon
Capitolo 9
Lunga vita al nuovo re!
Capitolo 10
Due decisioni importanti
Capitolo 11
Una promessa di fedeltà
Capitolo 12
Esarhaddon e la battaglia d’Egitto
Capitolo 13
Il progetto della grande biblioteca
Capitolo 14
Il fratello infedele
Capitolo 15
La grande biblioteca
Piccole curiosità storiche
Bibliografia
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circa 1 mese fa
Sabato 26 ottobre 2019, ho avuto il grande piacere, e onore, di ricevere la recensione della Critica Letteraria Teresa Tartarini Betelli sul libro: “Assurbanipal e la grande biblioteca”. Lo riporto così comè arrivato, con un grazie speciale a Teresa Tartarini Betelli
ODILLA DANIELI – ASSURBANIPAL E LA GRANDE BIBLIOTECA – ERICKSON – pp.117
Avendo già letto Odilla Danieli, sappiamo ormai anche qual è il suo pubblico, magari composto da ragazzi attenti alla lettura dell’insegnante, e sembra di vederli, una lettura serena a cui Odilla ci ha abituati fin dal libro precedente.
Non fosse la violenza che trapela soltanto nelle congiure di corte, nell’educazione alla caccia e alle battaglie – basterebbe la lancia che colpisce in bocca il leone per suscitare la ribellione degli animalisti – nella corruzione dei capi villaggio, sembrerebbe la storia di una famiglia impegnata nel quotidiano.
Ma c’è di più. C’è una visione morale non indifferente che abbraccia volutamente la cultura di cui Assurbanipal è ebbro come potrebbe esserlo un ragazzo di oggi ai primi approcci con una discoteca. Non a caso si parla della biblioteca di Ninive, costruita volume dopo volume. Il re non è soltanto il guerriero, quello che ascolta gli aruspici, pur dubitando della loro sincerità, e non è soltanto il simbolo della giustizia contro la corruzione, perché poi veniamo a sapere che diventerà crudele e tirannico, ma è soprattutto colui che non rinuncia ad essere al di sopra di tutti per la sua cultura.
La figura di Assurbanipal, pur restando nei limiti di una narrazione sorvegliata, ingigantisce proprio a causa della sua voglia di conoscenza, e questa sua intelligenza, questa sua perspicacia, gli permette di conoscere, di svelare le congiure, di allontanare i nemici e di avvicinare il popolo, di governare saggiamente sino alla consuetudine dei tiranni di perdere ad un certo punto della loro esistenza, l’equilibrio della dimensione umana, per crearsene una quasi divina, il potere.
Dopo avere descritto l’ambiente di corte, Odilla aggiunge un episodio che sembra staccato dal contesto, ma che permette, guardato da vicino, di entrare nella vita della gente semplice. Il ragazzo difeso dal lamassu compie alcune azioni quotidiane di cui ci si accorge a malapena, ma che in realtà ci descrivono i gesti di tutti i giorni di un bambino schiavo. Dalle altezze del re, si passa ai più piccoli del regno.
E’ più che altro dai dialoghi che capiamo la storia degli Assiri, il loro mondo che non è poi così diverso dal nostro. Anche noi abbiamo le nostre congiure, le nostre corruzioni e probabilmente potrebbe essere il fine a cui punta l’autrice, quello di farci vedere che l’uomo è sempre lo stesso e che, nonostante i corsi e i ricorsi della storia, non matura mai.
TERESA TARTARINI BETTELLI